Cosa significa “ipoallergenico”? Mentre il popolo degli allergici non accenna a diminuire, i ricercatori della Northwestern Unibversity di Chicago le formule di 174 creme, lozioni e oli idratanti per il viso, best-seller sui siti di vendite online e hanno scoperto che solo il 12% non conteneva ingredienti a rischio. L’indagine, pubblicata su Jama Dermatology, ha svelato che 87 prodotti contenevano miscele di profumi, 75 i parabeni e 74 il tocoferolo, tutte sostanze sensibilizzanti. In 18 cosmetici, reclamizzati come “senza profumo”, è stata riscontrata la presenza di almeno un potenziale allergenico da fragranza. I prodotti dermatologicamente testati però possiedono una differenza concreta rispetto agli altri: costano di più, si legge nell’indagine. Matthew Zirwas, della North America Contact Dermatitis Group (Nacdg), dichiara nell’editoriale: “Dobbiamo spiegare ai pazienti che non devono avere piena fiducia nei prodotti ipoallergenici e senza profumo. L’83% fra i più venduti degli Usa e reclamizzati come ipoallergenici contiene almeno un allergene e il 45% di quelli senza profumo contiene un potenziale allergenizzante”.
Agli specialisti e ai pazienti americani non resta che informarsi accedendo a diverse banche dati (gratuite) che contengono le liste dei cosmetici privi di sostanze a rischio regolarmente aggiornate dalla Nacdg. E i consumatori europei? La Commissione Europea dà delle indicazioni di massima ai produttori e precisa che la definizione di ipoallergenico dovrebbe essere supportata da dati e statistiche affidabili e che comunque non garantisce la completa assenza del rischio di provocare reazioni. La pubblicità, gli slogan e le etichette dei cosmetici non dovrebbero lasciare intendere che invece lo siano, si legge nel documento tecnico della Commissione.
Fonte: La Repubblica