L’eco-dermocompatibilità è il caposaldo della mission di Skineco, ma a cosa facciamo riferimento con questo termine e perché è così cruciale comprenderne l’importanza nel panorama cosmetico odierno?
Secondo l’ECHA, Agenzia Europea per le Sostanze Chimiche, ogni cittadino europeo utilizza quotidianamente 8 prodotti cosmetici, in media – fondamentale ricordare che nella categoria dei cosmetici rientrano anche bagnoschiuma, sapone per le mani e per le zone intime e dentifricio, e allargare dunque i propri orizzonti aldilà del solo make-up e della sola skincare!
Ogni prodotto cosmetico, poi, è dato da complesse formulazioni che racchiudono al loro interno anche fino a 50 ingredienti, ognuno appartenente a diverse categorie funzionali (attivi, emulsionanti, addensanti, conservanti…) e diverse “famiglie” di composti chimici. Va da sé, dunque, che il cittadino europeo medio può, quotidianamente, entrare a contatto con diverse centinaia di sostanze chimiche provenienti esclusivamente dai prodotti presenti all’interno del suo bagno
Fortunatamente, il regolamento europeo 1223/2009, vigente in tutta l’Unione dal 2013, è molto stringente: i prodotti cosmetici immessi in commercio sul nostro territorio non sono tossici e presentano profili tossicologici rassicuranti.
Nonostante ciò, il consumatore consapevole contemporaneo deve necessariamente guardare al “sicuro per legge” con occhio critico: nonostante le garanzie dateci dagli organi regolatori, molti prodotti cosmetici, col passare del tempo, potrebbero rivelarsi poco affini alla nostra cute. La pelle, infatti, non è un involucro passivo, bensì un organo vivo che interagisce con tutto quello che utilizziamo per mantenerlo in buono stato. Per questo la presenza di alcune sostanze al posto di altre può fare la differenza. Cosa scegliere, dunque, per mantenere il nostro più grande organo in ottimo stato? . Per questo la presenza di alcune sostanze al posto di altre può fare la differenza. Cosa scegliere, dunque, per mantenere il nostro più grande organo in ottimo stato? La risposta si trova nella cosmetica eco-dermocompatibile, una nuova concezione di cosmetica che si prende cura della pelle e anche dell’ambiente.
Posto che il termine “naturale” possa risultare fuorviante (anche i minerali sono naturali, ragion per cui la petrolchimica potrebbe, a logica, rientrare in questa categoria), la cosmetica vegetale può risultare benefica per il microbiota della nostra pelle, molto più della cosmetica petrolchimica e siliconica.
L’eco-dermocompatibilità, però, non va intesa soltanto in termini di affinità tra cosmetico e pelle, ma va inserita all’interno di un contesto più ampio: pelle e ambiente sono in strettissimo contatto, e ciò che è risulta nocivo per l’uno risulta nocivo per l’altro. Fondamentale dunque ricercare il cosmetico che rappresenti un punto di incontro tra l’equilibrio del proprio ecosistema cutaneo, in base alle esigenze della pelle, e l’equilibrio dell’ecosistema ambientale.
Skineco ha ideato anche una piramide della corretta skincare, che vada incontro ai principi dell’eco-dermocompatibilità. Alla sua base, la detergenza. Fondamentale per iniziare il processo di normalizzazione della nostra pelle, ha il compito di rimuovere lo sporco e gli agenti inquinanti nocivi che si depositano sulla superficie della nostra pelle durante la giornata. In seguito, il secondo step della piramide è rappresentato dai normalizzanti, principi attivi che hanno il compito di riportare in ordine le carenze evidenziate (idratazione, sebo, pH…). Seguono antiossidanti, emulsionanti ed addensanti, sostanze funzionali indispensabili per formulare un nuovo cosmetico; troviamo poi i fotoprotettori, alleati della nostra pelle durante la stagione estiva (preferibilmente scegliere filtri fisici, quali ossido di zinco e biossido di titanio non in forma nano!), e all’apice i conservanti, senza i quali un buon cosmetico non è stabile o batteriologicamente puro.
Per avere la certezza di acquistare un prodotto che rispetti la pelle e anche l’ambiente, è importante imparare a leggere la lista degli ingredienti presente su ogni confezione. Il cosmetico eco-dermocompatibile sarà dunque privo di: petrolati, siliconi, PEG, cessori di formaldeide, ammine, EDTA, fenoli, triclosan, trimonium e dimonium. Nonostante la complessità di queste accortezze, è uno step necessario verso una cosmesi sempre più eco-dermocompatibile, quindi assolutamente sostenibile