Al giorno d’oggi sulle etichette dei cosmetici fa capolinea sempre più spesso la cosiddetta “cosmetica dei senza”, e in particolare il claim fuorviante “senza conservanti”, alimentando l’idea che senza conservanti il prodotto sia migliore, come fosse un alimento fresco. Per un cosmetico però la faccenda è ben diversa, se non ci fossero i conservanti infatti i cosmetici diventerebbero molto pericolosi.
COSA SONO I CONSERVANTI?
I conservanti sono delle sostanze che nei cosmetici hanno un ruolo fondamentale: evitare la crescita di microrganismi patogeni che potrebbero portare alla degradazione del prodotto e soprattutto ad effetti indesiderati gravi nei consumatori. Oggi fortunatamente, dopo anni di evoluzione scientifica, grazie ai conservanti i cosmetici non provocano assolutamente effetti indesiderati e sono obbligatori per Legge, presenti nell’Allegato V della Legge 1223/2009, documento specifico che racchiude tutti i conservanti impiegati in cosmesi.
“I conservanti sono indispensabili per evitare effetti indesiderati gravi”
COM’È POSSIBILE IL CLAIM “SENZA CONSERVANTI” SE QUESTI SONO OBBLIGATORI?
Perché vi sono delle sostanze che pur avendo un’azione conservante non sono ancora riconosciuti come conservanti, quindi non sono ancora presenti nell’allegato V. Quindi, sebbene “legalmente” tali sostanze non siano viste come conservanti, tecnicamente conservano il cosmetico. Inoltre, il claim “senza conservanti” sarebbe vietato dalla Legge in tutti i casi, quindi non è possibile scrivere sull’etichetta il claim anche se un ingrediente cosmetico non è riconosciuto come conservante ma ha attività conservante.
I CONSERVANTI OGGI
Il tipo e la quantità di conservanti in un prodotto variano soprattutto in base al packaging: i cosmetici più soggetti a contaminazione sono le creme nel classico vasetto, in cui bisogna prelevare il prodotto con le dita, e i prodotti roll-on, in cui la pallina di metallo girando preleva cellule cutanee, lo sporco della pelle e lo porta dentro al cosmetico. Oggi alcuni dei conservanti più usati in cosmesi sono: alcool benzilico, acido benzoico e fenossietanolo.
CONSERVANTI ECODERMOCOMPATIBILI
Vi sono diverse molecole di sintesi e di origine naturale che possono fungere da conservanti e presentarsi come alternative migliori di alcune classi di ingredienti poco ecodermocompatibili, come ad esempio parabeni, da 70 anni utilizzati in cosmesi per la loro facile reperibilità ed economicità. Oggi esistono diverse alternative ai conservanti non eco-sostenibili, come ad esempio il propanediol, ingrediente studiato per sostituire i glicoli che derivano dal petrolio, che oltre ad aiutare i conservanti a svolgere la loro azione aiuta la penetrazione di molti attivi. È doveroso dire però che non sempre gli ingredienti naturali si rivelano la scelta migliore, ad esempio il polisorbato, che si presta come conservante alimentare e viene tranquillamente degradato dai succhi gastrici, sulla pelle ha dato dei problemi di sensibilizzazione.
Negli ultimi decenni gli oli essenziali sono stati oggetto di studio per la loro possibile attività conservante. Gli studi hanno riscontrato una notevole capacità conservante negli oli essenziali, ma per un periodo molto limitato (circa 3 mesi) e per questo si sta lavorando alla stabilità prolungata. Una novità interessante coinvolge in particolare l’olio essenziale di lavanda, oltre a fungere da conservante è stata evidenziata la minima capacità di promuovere la sintesi di pro-collagene.
I conservanti sono quindi un elemento essenziale nell’architettura di un cosmetico, è però importante che siano ecodermocompatibili. A prescindere dalla natura chimica del conservante, questo deve essere in dosi adeguate per proteggere il prodotto e al tempo stesso attento a non dare reazioni di sensibilizzazione alla pelle. Fortunatamente il mondo della cosmetologia è in continua ricerca per trovare ingredienti innovativi e sempre migliori per rispettare il delicato equilibrio della pelle e dell’ambiente, obiettivo che Skineco appoggia pienamente.
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