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ANTITRASPIRANTI E SALI D’ALLUMINIO: SONO SICURI?

ANTITRASPIRANTI E SALI D’ALLUMINIO: SONO SICURI?

02.05.2023.

PANORAMICA E ULTIMI PARERI DELL’SCCS A RIGUARDO

 

Sarà sicuramente capitato a tutti almeno una volta di sentirsi consigliare da un parente o un amico un deodorante “senza sali d’alluminio” o “non antitraspirante perché fa male”. Ma cosa sono i sali d’alluminio? E perché un antitraspirante dovrebbe fare male? È diverso da un deodorante?

 

Tra le caratteristiche e le potenzialità di un cosmetico, per definizione vi è anche quella di “correggere gli odori corporei” causati dalla sudorazione, un meccanismo fisiologico che spesso porta cattivi odori.

Sebbene il sudore sia visto inevitabilmente come qualcosa di negativo, in realtà è fondamentale importanza per l’organismo, e i cosmetici possono aiutare a regolarne la fuoriuscita e l’odore.

I cosmetici che agiscono sul sudore sono i deodoranti e agli antitraspiranti: due prodotti con differenti meccanismi d’azione e troppo spesso erroneamente confusi l’uno con l’altro.

Inoltre, vi sono alcuni ingredienti denigrati come i sali d’alluminio, ma facciamo chiarezza:

 

DEODORANTI E ANTITRASPIRANTI: CHE DIFFERENZA C’E’?

Il sudore di per sé è inodore, ma il contatto di questo con i batteri presenti sulla pelle provoca il cattivo odore tramite la loro fermentazione. Mentre i deodoranti classici agiscono sul sudore già formato, gli antitraspiranti agiscono impedendo la sudorazione.

Un aspetto interessante è che i deodoranti e gli antitraspiranti sono classificati a livello Europeo come cosmetici a tutti gli effetti, ma secondo la legislazione Americana gli antitraspiranti vengono classificati come farmaci da banco.

Questo perché gli antitraspiranti presentano alla base un meccanismo differente rispetto ai classici deodoranti: questi influenzano i meccanismi fisiologici della sudorazione, quindi agiscono prima.

 

“I deodoranti agiscono sul sudore già formato, mentre gli antitraspiranti sulla sua formazione”

 

In particolare, i deodoranti classici contengono sostanze antibatteriche per agire sul cattivo odore, come ad esempio gli oli essenziali, mentre gli antitraspiranti contengono ingredienti come i sali d’alluminio, che agiscono formando un composto gelatinoso quando vengono a contatto con il sudore, tappando così i dotti escretori e bloccando temporaneamente la sudorazione.

 

I SALI D’ALLUMINIO SONO SICURI?

I sali d’alluminio sono da tempo sotto accusa per la loro dubbia sicurezza. Allo stato attuale l’SCCS (Scientific Committee on Consumer Safety) afferma che l’esposizione sistemica all’alluminio attraverso le applicazioni quotidiane dei prodotti cosmetici non sia significativa, mentre lo è se proveniente da altre fonti, come la dieta.

Inoltre, spesso i sali d’alluminio, e in generale l’utilizzo degli antitraspiranti, sono stati oggetto d’accusa per quanto riguarda la loro correlazione con l’insorgenza del cancro al seno.

Secondo l’AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul cancro) al momento non vi sono però prove attendibili che l’alluminio possa raggiungere la ghiandola mammaria attraverso la pelle (uno degli studi più seri ha dimostrato il passaggio di una quantità quasi irrisoria, pari allo 0,012%).

Quindi allo stato attuale non esiste alcun legame concreto tra alluminio nei deodoranti e cancro del seno.

 

È anche vero però che i sali d’alluminio interferiscono con la naturale sudorazione, che è un meccanismo fisiologico tramite il quale l’organismo si libera di sostanze in eccesso e regola la temperatura, e utilizzarli tutti i giorni è assolutamente sconsigliato; anche se si tratta dell’allume di rocca, ingrediente osannato come naturale ma che rappresenta un sale d’alluminio come tutti gli altri, solo con un’azione più blanda.

Inoltre, è stato dimostrato che l’uso prolungato di sali d’alluminio potrebbe favorire l’insorgenza di una dermatite irritativa da contatto.

 

“L’uso quotidiano di prodotti con sali d’alluminio è sconsigliato poiché alterano la fisiologica sudorazione

 e potrebbero portare ad una dermatite irritativa o altre conseguenze sconosciute”

 

ALTERATIVE NATURALI AI SALI D’ALLUMINIO: I TANNINI DELL’AMAMELIDE

Un’alterativa di origine naturale ai sali d’alluminio è rappresentata dai tannini dell’amamelide. Questi ingredienti presentano proprietà astringenti, inducendo la chiusura dei pori della pelle e impedendo il passaggio del sudore. Inoltre, l’estratto di amamelide si è dimostrata essere anche un antimicrobico, agendo così anche sul cattivo odore. Quindi i tannini dell’amamelide si dimostrano efficaci da più punti di vista, senza indurre alcun effetto irritante.

 

COME FARE A SCEGLIERE IL DEODORANTE?

Per il principio di precauzione sarebbe ideale optare per un deodorante senza i sali d’alluminio, soprattutto se si tratta di un deodorante quotidiano. Bisognerebbe invece scegliere un deodorante che contenga ingredienti che sono in grado di agire sulla sudorazione da più punti di vista, quindi antibatterici, che agiscono sul cattivo odore, probiotici, che aiutano a regolare il microbiota cutaneo durante la sudorazione e anche recenti alternative ai sali d’alluminio, che aiutano a limitare la fuoriuscita di sudore.

 

 

In conclusione, ricorrere all’utilizzo di antitraspiranti quando se ne ha la necessità non comporta alcun rischio ma è importante non abusarne quotidianamente, in quanto l’alta frequenza di interferenza con un meccanismo fisiologico quale la sudorazione potrebbe non essere ottimale per l’organismo, inducendo così reazioni avverse come la dermatite.

La ricerca cosmetologica è in continua evoluzione per trovare nuovi ingredienti ecodermocompatibili, come i tannini dell’amamelide, che soddisfino le aspettative senza intaccare il delicato equilibrio della pelle.

 

 

 

 

1 Giampà M.C., Deodoranti o antitraspiranti? Questo è il dilemma! Strategie green per la correzione degli odori corporei e le alternative agli ingredienti “sotto accusa”, Cosmetic Technology, 2023.

2 https://www.airc.it/cancro/informazioni-tumori/corretta-informazione/usare-un-deodorante-puo-aumentare-rischio-ammalarsi-cancro-del-seno

3 https://health.ec.europa.eu/system/files/2021-11/sccs_o_235.pdf

 

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